Gli antichi mestieri scomparsi, dai barbieri in strada a chi piangeva ai funerali…

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In questa rubrica più volte ho elencato e spiegato alcuni mestieri di tanti anni fa. Oggi tre mestieri: due quasi scomparsi, o con funzioni modificate nel tempo, mentre infine il classico barbiere, ma con location ben diverse da quelle di oggi.

“ E SCAPELLATE  E CHIANNAMUORT “

Erano donne di età media, lavoravano in gruppo di 5 o 6, si disponevano intorno al letto del defunto, e per una notte intera si dimenavano sotto voce e piangevano, erano vestite sempre di nero, in testa portavano uno scialle scuro, venivano assoldate da ricchi e possedenti, e mentre loro si agitavano con nenie e piagnucolii, gli eredi erano già intenti  stabilire le quote da spartirsi, le più brave e ricercate erano di Crispano, venivano chiamate anche (e spenna valline) perché abbinavano ai pignistei il pelare galline. Usanza osteggiata e mai accettata dalla Curia napoletana.e così già dal primo 900 l’usanza cadde in disuso.

“E MONC E CASA “

Vestivano solo di nero, con gonna lunga e colletto bianco piccolo, scialle scuro per coprirsi quando pioveva era facile così scambiarle per suore vere. Svolgevano le mansioni di assistenza agli infermi, ai governanti, erano rammendatrici e a parte qualche eccezione, quasi tutte avevano sembianze mascoline ed è facile spiegarlo, a quei tempi quando una ragazzina rivolgeva le attenzioni verso il proprio sesso, se scoperta veniva additata e dileggiata, punita e segregata dai suoi genitori, quasi sempre rifiutavano per lei ogni proposta di matrimonio, per non far scoprire la propria devianza, fin da piccole  queste ragazze manifestavano l’amore per la chiesa difendendosi in tal modo da spiacevoli giudizi o da ingiuste punizioni. Un tempo venivano ricercate dalle ricche Matrone per lasciarle da sole  in casa,  e con la certezza che non avrebbero accettato proposte oscene dai propri mariti. Al contrario delle mamme di latte ospitate nel periodo dell’allattamento, donne belle e procace le quali oltre al compenso stabilito a volte accettavano anche …. Regali dai mariti.

“ ‘E TAGLIA CAPILL“

Erano barbieri ambulanti che frequentavano i mercati, le feste rionali, le piazze, con sedie catenelle, ciotole, pennelli, forbici e sapone a mano libera radevano barba e tagliavano capelli, l’igiene nemmeno a parlarne!

Uno dei più noti e conveniente veniva chiamato (a palluccella mocca) infatti introduceva una pallina di legno nella bocca del cliente e la faceva passare da una guancia all’altra affichè la pelle fosse perfettamente tesa. Aveva un solo difetto, beveva troppo. E quando lo prendevano i fumi dell’alcol invece di intingere il pennello nella ciotola gli sputava sopra e, alla protesta del mal capitato si giustificava dicendo che a lui veniva riservato quel trattamento di riguardo, mentre agli altri sputava direttamente in faccia.

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