Morire a dicembre, a pochi giorni dal Natale, dell’avvento della nascita di Gesù è certamente crudele.
Abbiamo perso Fabio, un giovane brillante aviatore, col suo aereo aveva sorvolato terre lontane, ma anche la terra a cui era legatissimo, Cardito, aveva solo 33 anni e sarebbe dovuto ritornare per festeggiare il Natale assieme ai suoi familiari.
Aveva un futuro, affetti consolidati, aspettative e speranze.
Sapeva che le radici non si possono mai recidere, ma solo rafforzare e rinvigorire.
Nel suo ultimo volo era sbucato tra le nuvole, ma non era più riuscito a guadagnare il cielo. Ci piace pensare a suo ultimo volo come quello di una cometa luminosa che rischiara il cielo.
Nessuna parola e niente possono consolare, lenire, lo strazio di questa famiglia per questa morte immeritata: i genitori hanno perso un figlio, la nostra comunità ha perso uno dei migliori figli, ma la morte non è la fine di ogni cosa.
Gesù disse: ‘Io sono la resurrezione e la vita, chi crede in Me anche se muore, vivrà’.
Non ti dimenticheremo mai
Non ti dimenticheremo mai Fabio Antonio Altruda: un ragazzo semplice, buono e amato.
Non dimenticheremo il tuo sorriso.
Ti sia stata lieve questa terra.
Quanti hanno conosciuto e amato Fabio Antonio Altruda.