Lo Stato a Caivano? Se c’è sgomberi le sale condominiali occupate!

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In questo periodo di grande esposizione mediatica ilgiornaledicaivano.it si sta limitando a raccontare ciò che accade quotidianamente, limitandosi a fatti e circostanze.

Il rischio che si corre è di ledere ulteriormente l’immagine di un territorio che ogni giorno si sforza per fare dei propri figli dei professionisti famosi nel mondo e delle proprie arti veri fiori all’occhiello.

A conferma di questo tante le associazioni, i professionisti e i cittadini del territorio che stanno organizzando eventi ed iniziative per riscattare il nome di questa città, ultima quella organizzata dall’Associazione “Sveglia Caivano”. 

Ma non è di questo che voglio parlare.

Da quando è accaduto il caso dello stupro a danno di due ragazzine di 13 anni, la Premier Giorgia Meloni, sollecitata dal Prelato Maurizio Patriciello, si è recata in visita a Caivano.

Dopo di lei è iniziata la carnevalesca sfilata di ministri, deputati e politici di vario genere all’interno della Chiesa del Parco Verde.

Secondo il Governo la risposta alla problematica dello Stupro si tradurrebbe nella riqualificazione del Centro Sportivo Delphinia, del Campo “Ernesto Faraone”, del Teatro Caivano Arte e di qualche spicciolo alle scuole del territorio, ovviamente accompagnati da un’azione di repressione militare sul territorio.

Come se il problema non fosse la mancanza di Vigili Urbani, di Assistenti Sociali e di vere opportunità di crescita.

In tutto questo tam tam mediatico, i veri problemi sfuggono ai più. 

Nessuno ha parlato di riqualificazione degli alloggi, della bonifica dei tetti in amianto, di dignità abitativa, di censimento degli occupanti, di sfratto o sanatoria per gli occupanti abusivi, di come riuscire ad ottenere i canoni mensili, o meglio ancora di come ripristinare la legalità laddove ci si trovi in casi di gravi violazioni della legge. 

Qui voglio soffermarmi. 

Alcuni palazzi di quel rione, quando sono stati edificati, sono stati dotati di spazi comuni, tra i quali rientrano 12 sale condominiali. 

Negli anni a causa del mancato controllo da parte delle Istituzioni e del benestare della criminalità locale, queste 12 sale condominiali sono state, abusivamente, trasformate in alloggi ed, abusivamente, occupate da famiglie sine titulo.

Altre trasformate in depositi e attività commerciali.

Il 06 agosto 2020, la Commissione Straordinaria del Comune di Caivano (uomini inviati dallo Stato in seguito allo scioglimento per infiltrazioni mafiose), emetteva un’ordinanza di sgombero di queste.

Gli sgomberi interessavano gli isolati: C7 scala 3, C5/1, A3/3, A3/1, C7/3, A3/5, B4/2, A5/3, C3/2, B3/5, A3/1, A3/5, C6/3.

La Commissione Straordinaria, tuttavia, decise con la Prefettura di differire le operazioni subito dopo le imminenti elezioni del 20-21 settembre 2020.

Per chi volesse approfondire vi riportiamo un nostro articolo.

Parco Verde, il Sindaco abbandona le famiglie e non sgombera i locali occupati!

Da quel lontano 6 settembre 2020, data entro la quale dovevano avvenire gli sgomberi, ad oggi 29 settembre 2023, nessuno ha avuto il coraggio di dare esecuzione a quelle Ordinanze.

Che Stato è quello che non riesce a ripristinare la legalità e a far rispettare ordinanze mai impugnate e, pertanto, esecutive?

Chi e perché ha paura di sgomberare quelle sale condominiali trasformate abusivamente in abitazioni?

I cittadini onesti se lo chiedono ogni giorno.

Perché non si procede ad un censimento con relativo sgombero o sanatoria degli occupanti abusivi?

Se non ora, quando?

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