Reddito di cittadinanza, ecco perché alcuni avranno sospeso il pagamento

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Foto IPP/Albano Venturini, 06/03/2019 iniziate le procedure per richiedere il reddito di cittadinanza, nella foto il sito del ministero del lavoro e delle politiche sociali -Italy Photo Press World Copyright-

Come sappiamo, in tempi di crisi economica a cui abbiamo assistito, il reddito di cittadinanza si è rivelato di grande importanza per le famiglie in difficoltà. Il reddito prevede uno stop automatico dopo 18 mesi di percezione, pertanto per molti la ricarica di dicembre 2020 ha rappresentato l’ultimo pagamento in corso di validità.

Con la chiusura del ciclo, sarà necessario effettuare una nuova domanda. L’Inps provvederà a verificare la presenza dei requisiti di legge, ma nonostante ciò la legge prevede una sospensione di un mese, pertanto a gennaio 2021 tutti coloro che rientrano all’interno di questa casistica non riceveranno comunque l’assegno mensile di sostegno.

Il meccanismo  può essere rinnovato per ulteriori 18 mesi, ma solo mantenendo i requisiti di legge. Il beneficiario dovrà pertanto aggiornare la propria documentazione e inviare una nuova domanda all’Inps.

Nel caso in cui dovesse essere approvata la domanda, i pagamenti relativi al reddito di cittadinanza riprenderanno a partire da febbraio 2021 (per via del mese di sospensione previsto dalla legge al momento del rinnovo).

Chi non provvederà all’adempimento di legge, si vedrà sospendere il beneficio a partire da febbraio 2021. L’assegno non sarà in ogni caso cancellato, pertanto l’Inps provvederà a riattivare i pagamenti non appena avrà ricevuto la documentazione aggiornata.

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